Configurazione del centralino VOIspeed passo per passo

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Come per l’ambiente UCloud, in questo caso non esiste una macchina fisica proprietaria dove installare Questa è una guida di approfondimento pratico per la configurazione del centralino VOIspeed 6.
Nel seguente articolo verranno quindi mostrati criteri e suggerimenti per una corretta configurazione di base di un server VOIspeed. Prima di passare alla configurazione vera e propria è necessario che il centralino esista! La procedura di creazione del centralino differisce in funzione della piattaforma tecnologica scelta per il centralino (UCloud, On Premises, Cloud).

Creazione del centralino per la piattaforma UCloud

Negli ambienti UCloud e Cloud non esiste una fase di installazione di un software PBX poiché l’architettura è già installata ed attiva presso le infrastrutture di Teamsystem Communication. Pertanto sarà necessario seguire un semplice Wizard come indicato in questa pagina.

Creazione del centralino la piattaforma On Premises

In questo caso si ha a disposizione una macchina propria in locale (fisica o virtuale), pertanto è necessario predisporvi il software VOIspeed Server. Successivamente all’installazione del setup è necessario creare la prima azienda del centralino. Per fare ciò, è richiesta la registrazione della licenza software, ottenuta dalla propria area riservata del sito VOIspeed, che va inserita come super amministratori nella sezione dedicata alle aziende. A questo punto sarà creato il “macro contenitore” di tutte le risorse ed entità dell’azienda.
Vale la pena configurare già ora i diversi parametri relativi all’azienda, il più importante dei quali è il dominio aziendale e il server di posta SMTP utilizzato dal PBX per l’invio di messaggi di casella vocale e segnalazioni agli utenti.

Configurazione del centralino

A questo punto si ha a disposizione un centralino pronto per essere configurato, partiamo dunque con la configurazione e le nozioni di base necessarie a capire cosa fare.

Entità gestite dal server VOIspeed

Per entità si intende una “risorsa” messa a disposizione dal centralino. Ad esempio, i gruppi di squillo, i risponditori, le caselle vocali aziendali, le tabelle orarie, i gateway e così via. Queste entità sono in sostanza i “blocchi” funzionali di base su cui il centralino poggia, ma se non ci fosse alcun criterio che li leghi uno con l’altro, il centralino non potrebbe svolgere il suo compito principale, cioè quello di instradare le chiamate.

Una buona prassi per la configurazione del centralino è quindi quella di configurare inizialmente i singoli blocchi e poi “unirli” logicamente mediante quei criteri di cui si diceva sopra, criteri rappresentati dalle regole di instradamento.

Per iniziare la configurazione ci si può concentrare prima sulle chiamate in ingresso, poi sulle chiamate in uscita, ma si può anche invertire questo processo.

Chiamate in Ingresso

Il flusso tipico di una chiamata in ingresso (inbound) sarà:

  • arriva la chiamata per il numero aziendale xyz, durante gli orari di apertura degli uffici;
  • risponde un IVR (risponditore automatico) che elenca una serie di scelte, ognuna delle quali instrada ad un gruppo di utenti o ad un singolo utente;
  • se desiderato, durante la chiusura aziendale la chiamata deve essere instradata ad una casella vocale

Le diverse parole chiave (in grassetto) dei primi due punti sono quelle su cui si deve focalizzare in particolar modo l’attenzione. Ebbene, basta prendere in considerazione quelle parole chiave in ordine inverso all’ordine di apparizione ed iniziare la configurazione. Dunque si potrà procedere in questa maniera:

  1. creare gli utenti;
  2. creare i gruppi di risposta;
  3. creare un risponditore automatico previsto per gli orari di apertura;
  4. creare, se richiesto, un risponditore automatico per gli orari di chiusura: si può decidere di riprodurre un messaggio e chiudere la chiamata, oppure instradare la chiamata direttamente ad una casella vocale aziendale che potrà essere configurata successivamente durante il wizard di instradamento
  5. creare una tabella oraria di apertura uffici. E’ sufficiente creare solo questa, poiché la tabella di chiusura ricade implicitamente in tutti gli intervalli di tempo non specificati nella tabella di apertura;
  6. creare un numero aziendale con relativa regola di instradamento per mezzo di un wizard che indica come instradare le chiamate per gli orari di apertura e chiusura.
  7. tramite il wizard sarà possibile creare quei collegamenti logici tra le entità del centralino di cui si parlava

Chiamate in Uscita

Il flusso tipico di una chiamata in uscita sarà:

  • l’utente chiama un numero (nazionale, cellulare o altro) dal proprio terminale;
  • il PBX instrada la chiamata in base al prefisso del destinatario su un gateway collegato ad una linea telefonica (adattatore di linea ISDN, analogica, GSM od operatore VoIP).

Le parole chiave in questo caso sono prefisso e gateway, dunque, seguendo la regola dell’ordine contrario, si potranno configurare:

  1. i gateway (ad es. Mediatrix, V-6019, GSM) e gli operatori VoIP che rappresentano;
  2. l’LCR per configurare l’instradamento delle chiamate in base ai prefissi

Conclusioni

Al termine delle configurazioni descritte si potrà passare alla configurazione dei gateway ed adattatori di linea hardware, e dei terminali. Ovviamente sarà necessario anche installare e configurare la parte client del sistema VOIspeed, cioè la GUI, per la quale si rimanda al manuale on line, ed i terminali (telefoni ed adattatori IP).

Quanto detto in questo articolo, rappresenta uno dei molteplici modi di configurazione del PBX. Ognuno potrà utilizzare il metodo che preferisce, in base alla propria esperienza, e anche in funzione delle informazioni a disposizione, motivo per cui è sicuramente buona norma effettuare un’analisi dettagliata delle funzioni richieste prima di immergersi alla cieca nella configurazione.

In ogni caso, se durante uno step della configurazione non fosse ancora configurata e disponibile una delle entità funzionali del PBX, i wizard di configurazione permettono quasi sempre (salvo casi particolari) di crearli in corsa senza uscire dalla procedura.

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