Problemi Router Telecom con linee analogiche emulate

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Il nostro principale operatore telefonico nazionale offre ai clienti nuovi servizi, come la Fibra, dismettendo le “vecchie” borchie ISDN. La caratteristica di rilievo di questo tipo di servizio sta nel fatto che i due canali telefonici ISDN sono emulati da un router, ma anzichè essere digitali sono 2 singole linee analogiche dove poter collegare un telefono analogico tradizionale tipo ad esempio Sirio o un telefono cordless.

Questo tipo di servizio però è adatto per l’uso residenziale, dove non esiste un centralino e dove i telefoni vengono collegati direttamente alle linee telefoniche: il router di Telecom, infatti, all’arrivo di una chiamata, fa squillare le linee analogiche contemporaneamente. Questo fa sì che al centralino arrivino 2 chiamate allo stesso tempo, una delle quali dovrebbe essere abbattuta dal router appena la prima viene presa in carico, ma ciò a volte non avviene, con conseguenze negative sul funzionamento del centralino.

Infatti, quando le due chiamate sono instradate ad un gruppo di squillo, gli utenti di quest’ultimo vedranno arrivare due chiamate: il primo utente che risponde parlerà regolarmente, ma contemporaneamente la seconda chiamata, rimanendo ancora attiva, farà squillare gli altri terminali, che rispondendo non sentiranno nulla.

Questo fenomeno, ovviamente, falsa anche le statistiche sulle chiamate ricevute dal centralino.

Se si è ancora in fase decisionale per il passaggio al nuovo contratto si dovrebbe indicare all’operatore che a monte del router esiste un centralino e che le due linee analogiche NON DEVONO squillare simultaneamente all’arrivo della stessa chiamata; ciò dovrebbe essere realizzato con l’attivazione della ricerca automatica sul router (che ha un costo che si aggira attorno alle 30 € una tantum), che con la trasformazione da borchia a router viene meno (ricordiamo infatti che negli accessi base ISDN questo servizio è nativo).

Qualora non fosse possibile per Telecom risolvere la situazione si potrà tentare con un trucco di ingannare il router, anche se non si potrà risolvere il problema delle statistiche falsate.

Procedura 1

Prima di inoltrare le chiamate verso l’entità desiderata occorre interporre un IVR che dia tempo al router Telecom di abbattere la seconda chiamata “fantasma”. Questo IVR sarà così composto:

  • un file audio di 5 secondi di audio silenzio;
  • azione di inoltro statico verso l’entità (gruppo o IVR principale aziendale) desiderati in origine.

Questa procedura funziona nella maggior parte dei casi con i router SERCOM, mentre con i Router TECHNICOLOR purtroppo no. In questo caso, se Telecom non può attivare la ricerca automatica, l’unica soluzione è di far disabilitare nel router una linea FXS in entrata (mentre in uscita si potranno mantenere due canali).

Procedura 2

Nel corso dei mesi Telecom ha aggiornato i firmware dei suoi router, tuttavia non abbiamo notato alcun miglioramento apparente, anzi, i casi prima risolti con la procedura 1 sono diminuiti drasticamente rendendola di fatto inutile. Esiste però un’altra procedura che potrebbe risolvere il fenomeno.

La procedura consiste nella configurazione dell’IVR di ingresso: è necessario che sia presente una scelta (input) e che non sia configurato alcun evento su fallimento.

Questa configurazione obbliga il chiamante a digitare una scelta per andare avanti, mentre la chiamata fantasma, non avendo input si arresterà nell’IVR che ma manderà in timeout abbattendola.

Un IVR simile deve essere presente anche nelle fasce orarie di chiusura. Qualora neanche questa procedura dovesse funzionare sarà necessario cambiare tipologia di router o operatore: la stessa Telecom sta installando router Fritzbox 7590 con interfaccia ISDN.

L’interfaccia ISDN evita oltre al problema della chiamata fantasma eventuali problemi di presentazione del callerID (a volte non rilevato) e anche il problema dell’uso del cellulare come terminale (impostazione UI: usa cellulare su chiamata al gruppo) contemporaneamente al telefono fisso da parte di un utente di un gruppo: ciò causa infatti l’arresto degli squilli del gruppo non appena la chiamata arriva al gateway analogico.

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