Alcuni operatori VoIP (ad es. Blueface) usano un server per le registrazioni dell’account ed un server diverso per effettuare le chiamate, ma usano anche REALM diversi. Sebbene questa soluzione non sia vietata dallo standard, è poco utiizzata. Il fenomeno si presenta dunque in questi termini: nel PBX tipicamente si configura l’account VoIP con le credenziali (proxy, Realm, user e password) fornite dall’operatore per la registrazione dell’account Usando il Realm di default per far registrare l’account, questo si registra correttamente e si possono effettuare chiamate in uscita, ma non in ingresso. Viceversa, usando il secondo Realm (spesso non comunicato dall’operatore), si possono ricevere chiamate in ingresso, ma non effettuarne in uscita, perché non si registra più l’account. SOLUZIONE: creare nel PBX 2 gateway, uno da usare per la registrazione e le chiamate in ingresso, l’altro per effettuare chiamate in uscita usare i rispettivi Realm su ogni account (facendosi comunicare dall’operatore tutti i dettagli degli account) lasciare attiva la registrazione sull’account che verrà usato per le chiamate in ingresso per l’altro account, attivare la registrazione SOLO al momento della creazione del gateway per impostare le rispettive credenziali (diverse dalle prime soprattutto per quanto riguarda proxy, username e realm), salvare la configurazione del gateway ma poi modificarlo e disabilitare la registrazione.
Lo scenario tipico di questa configurazione è quella di un gruppo che riceve chiamate che devono essere accodate nel caso il gruppo risulti occupato. Inoltre si desidera anche che le chiamate rimangano in coda per un tempo limitato. Questo scenario si può presentare ad esempio quando il gruppo risponde ad una chiamata per un numero verde e si ha l’interesse di non lasciarle in coda a discrezione del chiamante. Allo scadere del tempo di permanenza in coda si desidera eseguire un’azione, come, ad esempio, riprodurre un messaggio di cortesia che inviti il cliente a richiamare o l’inoltro ad una casella vocale. Impostazioni del gruppo di risposta Impostare il parametro Massimo tempo squillo al valore desiderato di permanenza in coda; Impostare l’evento del gruppo Quando tutti gli utenti sono occupati su Invia comunque la chiamata (in questo modo le chiamate saranno visualizzate nelle GUI degli utenti del gruppo); Impostare l’evento del gruppo Quando scade la durata massima squillo sull’azione desiderata
Nel caso in cui un utente desideri presentarsi con il proprio numero di uscita quando chiama su rete ISDN, devono essere soddisfatte alcune condizioni: una di queste è che il numero di uscita appartenga al range di numerazioni gestite dal proprio operatore. L’operatore può infatti assegnare alla stessa borchia più di un numero, siano essi presenti in una borchia multinumero, siano essi appartenenti ad un servizio di selezione passante. Ogni borchia può presentarsi in uscita soltanto con i suoi numeri ed i gateway ISDN (es. Mediatrix) non sanno quali essi siano limitandosi ad inviare la richiesta di chiamata sul bus ISDN. Sarà la borchia a presentarsi con il suo numero principale (capofila). Il gateway può all’occorrenza indicare quale dei numeri della borchia usare come numero di presentazione, ma in nessun caso potrà indicare un numero estraneo alla borchia: se lo facesse, la borchia ignorerebbe la richiesta presentandosi con il numero principale. Solamente facendo attivare a pagamento il servizio di ricerca automatica, è possibile gestire tutte le borchie come un’unica risorsa e quindi condividere tutti i numeri delle delle singole borchie su tutte. Qualora un utente imposti un numero di uscita diverso dai numeri assegnati dall’operatore, è compito di quest’ultimo risolvere la cosa sostituendo questo numero (in gergo chiamato CLIP), con uno dei numeri (tipicamente il capofila) del range di numerazioni assegnate da contratto. In alcuni casi l’operatore ha facoltà di presentare un numero diverso ma soltanto come servizio supplementare. In diversi casi abbiamo visto che l’operatore invece rifiuta la chiamata, ma ciò è in contrasto con la normativa. La normativa tecnica che regolamenta il servizio CLIP su rete ISDN (Calling Line Identification Presentation) è la ETSI EN 300 092-1, scaricabile da http://www.etsi.org/deliver/etsi_en/300001_300099/30009201/02.01.01_60/en_30009201v020101p.pdf Al paragrafo 8.3.1 viene infatti specificato come, in presenza di un numero estraneo presentato dal chiamante: the network shall use a default number associated with the calling user. The network shall set the screening indicator to "network provided". Ciò significa che l’operatore deve cestinare il numero estraneo, sostituendolo con un numero di default e settare un flag sul Calling Party Number che dice che l’informazione è stata impostata da centrale (altrimenti l’indicazione sarebbe “user provided”). Qualunque altra operazione, in particolare rifiutare la chiamata, è basata sul nulla e non è ammessa. I casi in cui possono presentarsi queste anomalie avvengono quando il numero di uscita configurato nel gateway associato all’operatore è impostato su specificato dal Chiamante. Con questa impostazione, quando un utente effettua una chiamata, il numero presentato alla rete è quello indicato come “numero di uscita” nel profilo dell’utente stesso. Fin qui nulla di strano se il numero di uscita dell’utente è scelto tra uno dei numeri assegnati dall’operatore. Il problema invece si pone quando la GUI dell’utente è impostata per chiamare il proprio cellulare (usa cellulare su chiamata diretta o al gruppo…). In questo scenario, quando sul gateway è stato scelto di usare il numero del chiamante come numero di uscita, quest’ultimo non sarà il numero di uscita dell’utente che ha innescato la chiamata al proprio stesso cellulare, ma il numero originale del chiamante, ossia di chi ha iniziato la chiamata: se questo è un altro utente con proprio numero di uscita corretto, non ci saranno problemi, ma se questo è un chiamante esterno, sarà presentato il suo numero di uscita. Ovviamente questo sarà presentato all’operatore ed ecco che dovrebbe entrare in gioco la normativa suddetta: il numero non è tra quelli appartenenti all’operatore, dunque l’operatore deve sostituirlo, ma non rifutare la chiamata. Se la chiamata viene rifiutata dovete contattare l’operatore. Il PBX VOIspeed applica lo stesso comportamento anche con operatori VoIP, i quali pur non essendo tenuti a rispettare la normativa suddetta, che riguarda solo il mondo ISDN, potrebbero facilmente applicare lo stesso meccanismo. Invece in questi casi può accadere che rifiutino la chiamata con un messaggio del tipo: 403 From user does not match authenticated user oppure lascino tranquillamente passare la chiamata, presentando il numero originale del chiamante esterno, come nel caso di Voicetrading.
Da qualche tempo Telecom propone contratti telefonici VoIP (su linee xDLS) fornendo al cliente finale un router che emula linee tradizionali. Nel caso di linee ISDN, è probabile che il router non sia configurato opportunamente, con la conseguenza che non si riesce ad effettuare chiamate in uscita ed il PBX restituisce un messaggio di numero irraggiungibile. Spesso il problema può essere risolto impostando un numero di uscita fisso e coincidente con il numero geografico associato all’interfaccia BRI di Telecom. La prima cosa da provare è dunque quella di impostare nel PBX il numero di uscita del gateway associato al Mediatrix. Impostarlo su statico, scrivendo il numero di uscita nella casella sottostante uguale al numero associato all’interfaccia ISDN del router (vedi figura seguente). ATTENZIONE: abbiamo osservato che alcuni router OneAccess possono rifiutare le chiamate in uscita anche con la forzatura del numero di uscita. Questo comportamento può essere causato dal fatto che il router presenta al trunk SIP un numero chiamante errato (in particolare presenta doppiamente il numero aziendale: uno presentato dal PBX e l’altro presentato dal router stesso). Occorre dunque chiedere all’operatore di disattivare la presentazione del numero del chiamante dal parte del router e lasciare che sia il PBX a presentarlo.
Nel caso in cui vi siano dei telefoni IP remoti che dall’esterno delle rete si collegano al centralino, la scarsa qualità della linea ADSL sipuò ripercuotere sulla qualità della voce. Per questo motivo è necessario impostare il telefono in modo che usi come prioritario il codec G.729 (compresso) e il G.711 come secondario. Qualora si abbia un gateway sarà necessario attivare il codec G.729. Nel caso dei gateway ISDN Mediatrix, abilitare il codec G.729 nella sezione Media – Codecs ed entrare in Editing dei dettagli del codec, impostando a 20ms la dimensione max. e min. dei pacchetti e impostando la priorità (voice priority) del codec ad 1. Allo stesso modo, impostare a 2 la priorità (voice priority) del codec G.711 (aLaw). Questa impostazione è necessaria per riportare il codec G.711 come codec primario usato dal Mediatrix, valida per i terminali locali, ma senza di essa il codec sarebbe prioritario anche per i telefoni remoti. Sui telefoni IP Polycom remoti è possibile forzare la negoziazione locale dei codec, in modo che sia il telefono stesso a dettare la scelta del codec. Per fare questo occorre impostare il parametrovoIpProt.SDP.answer.useLocalPreferences=”1″ Esportare la configurazione del telefono, scrivere la stringa indicata tra gli altri parametri (all’interno del tag <ALL) salvare e caricare lo stesso file di configurazione. Per gli altri telefoni IP al momento non si hanno soluzioni.
La User Area è uno strumento del centralino disponibile via web che offre un metodo alternativo per la configurazione della propria GUI, e fornisce altre funzionalità altrimenti assenti nella GUI per PC. Tutti gli utenti del PBX possono accedere a quest’area contattando l’indirizzo http://IP_server:3542/private dove IP_server è l’indirizzo IP del PBX. L’accesso all’area avviene con le stesse credenziali che l’utente ha impostato sulla propria GUI. Per accedere all’area è possibile anche utilizzare la scorciatoia presente nella system tray di windows selezionando la voce Apre l’area utente Nella User Area sono presenti le seguenti sezioni: dove: Rapporti contiene la lista delle chiamate e dei messaggi di casella vocale Rubrica è l’area di gestione dei propri contatti telefonici Impostazioni permette di impostare una serie di parametri per la gestione della propria postazione in chiamata e delle Caselle vocali aziendali Centralino permette di gestire alcune funzioni amministrative del centralino che ne modificano il comportamento
Per effettuare le configurazioni del PBX VOIspeed 6 ci si avvale di un’applicazione separata, il configuratore, che comunica con la prima in modo asincrono. Per effettuare il login al configuratore basta collegarsi con un browser all’indirizzohttp://<indirizzo_IP_server>:3542, inserire username e password negli appositi campi. Nota: come specificato nell’introduzione, il configuratore è un’applicazione separata dal PBX vero e proprio. I due processi possono dunque girare indipendentemente sulla stessa macchina (e in futuro anche su macchine separate). Se le due applicazioni risiedono nella stessa macchina (con un unico indirizzo IP) è naturale che le comunicazioni debbano avvenire su porte diverse. Il PBX continua ad usare la porta standard VOIspeed 3541, mentre il configuratore userà la porta 3542. LOGIN SUPER-ADMIN Accedendo al configuratore come super-admin l’utente avrà le seguenti capacità di azione: Monitoraggio: Sistema, Sincronia Configurazione: Sistema, Aziende, Amministratori Toolbox: Diagnostica, Report qualità, Log attività. In questa pagina è possibile osservare anche se il PBX è aggiornato all’ultmia versione disponibile e se esiste una nuova versione da scaricare Importante – Se si effettua un aggiornamento da una versione antecedente la 6.3.18, potrebbe apparire un’icona di avvertimento, che indica che mancano le informazioni sui prefissi nazionali che identificano la località del PBX, senza le quali il comportamento del PBX potrebbe non essere corretto in fase di instradamento delle chiamate uscenti o in fase di risoluzione nome/numero delle chiamate entranti. Basterà aggiungere questi codici nella configurazione dell’azienda per eliminare questa segnalazione. Il super-admin può creare altri utenti di tipo super-admin oppure di tipo amministratore super-admin Ha pieno accesso alle configurazioni di sistema e al monitoraggio del PBX e di tutte le aziende registrate. L’account di default è: username: super, password: voispeed amministratore Può gestire le configurazioni ed il monitoraggio solo dell’azienda a cui è associato. I dati di tutte le altre aziende sono invisibili. Non esiste un account di default per questo utente che deve essere creato dal super admin, il quale definisce anche un insieme di permessi con i quali è possibile limitarne le azioni. Per effettuare il logout dal configuratore basta cliccare sul pulsante posto in alto a destra di tutte le pagine del configuratore. Nella stessa area per il logout sono indicate le seguenti informazioni: Nome e cognome dell’utente loggato Azienda Indica l’azienda sulla quale si effettueranno le configurazioni. Se non compare alcuna azienda con la dicitura Nessuna Azienda, non sarà possibile effettaure configurazioni per le aziende, ma soltanto le configuraizoni di sistema. Cliccare su Nessuna Azienda per scegliere l’azienda sulla quale eseguire le configurazioni. Indica la lingua corrente dell’interfaccia del configuratore. Cliccare sulla bandierina per cambiare la lingua corrente Logout BARRA DEI MENU Una volta selezionata l’azienda (facendo click sul simbolo della stella) sarà possibile accedere a tutte le funzionalità consentite; Monitoraggio Monitoraggio chiamate, utenti, gateway, E-mail, ed altro Reportistica Statistiche sulle chiamate, messaggi di caselle vocali, ed altro Configurazione Area di configurazione operativa del centralino Toolbox Strumenti di diagnostica, rubrica condivisa ed info sul sistema PBX avviato Cliccando sull’icona apparirà il seguente menu modalita manutenzione: il PBX attende che l’ultima chiamata in corso venga chiusa poi non invia né riceve chiamate. Tenta un riavvio del servizio PBX (solo se il PBX è in esecuzione) PBX arrestato (non può essere riavviato se non dalla macchina locale tramite l’icona nella system tray di Windows) Modalità on/off line: la modalità off line (lucchetto aperto), interrompe le comunicazioni del configuratore con il PBX e permette di inviare al PBX le modifiche di configurazioni in modo differito. Questa funzione, è utile quando si vogliono effettuare numerose e/o complesse modifiche da applicare in una volta senza arrestare il PBX. E’ utile anche quando il servizio PBX è arrestato e si vogliono comunque fare delle configurazioni: interrompendo le interrogazioni del configuratore non vi saranno segnalazioni di errore di richieste scadute. Affinchè le modifiche vengano recepite è necessario riavviare il PBX. Nota: in questa modalità il monitoraggio è disattivato (mancando la comunicazione col PBX). Cliccando sull’icona lucchetto apparirà il seguente menu Passa dalla modalità off-line a on-line e viceversa Accede alle impostazioni del configuratore Ad istanti regolari (ogni 10 secondi circa) il servizio PBX comunica al configuratore web lo stato di “alive”. L’aggiornamento di queste informazioni può essere consultato nella sezione Monitoraggio Sistema. Questa comunicazione periodica fa sì che il configuratore sia a conoscenza del fatto che il servizio è in esecuzione. Qualora per qualche motivo il PBX smetta di comunicare il suo stato, il configuratore lo segnala con l’icona a fianco e l’indicazione PBX bloccato, in mod che l’amministratore possa prendere i dovuti provvedimenti. Uno dei motivi per cui può accadere questo fenomeno è per colpa di qualche firewall che blocca le comunicazioni tra PBX e configuratore.
In questa sezione contiene dei parametri configurati automaticamente durante il setup del PBX e di norma non occorre più modificarli se non in caso di cambio di indirizzo IP del PBX o cambi delle credenziali di accesso al database mySQL. Cliccando sul pulsante in alto a destra posto sulla barra dei menu, si aprirà un menù con due voci: Per accedere alle impostazioni del configuratore scegliere la seconda opzione: Impostazioni configuratore Hostname È l’indirizzo IP di lavoro dell’applicazione PBX (pbxservice) Porta HTTP È la porta utilizzata dal servizio PBX per comunicare con li configuratore. La porta VOIspeed di default è 3543. Modalità Off-line (Sì/No) Interrompe le comunicazioni tra il configuratore e il PBX. Permette quindi di eseguire modifiche alle configurazioni senza comunicarle subito all’applicazione PBX. Questa funzione, è utile ad esempio quando si vogliono effettuare ampie e/o complesse modifiche da applicare in una volta sola senza arrestare il PBX. È utile anche quando il servizio PBX è arrestato e si vogliono comunque fare delle configurazioni: interrompendo le interrogazioni del configuratore non vi saranno segnalazioni di errore di richieste scadute. Affinchè le modifiche vengano recepite è necessario riavviare il PBX. Nota: in questa modalità il monitoraggio non funziona. Lo stato della modalità Off-Line è segnalato anche dal lucchetto presente sulla barra del menu a destra: Modalità Off-Line, disattiva: le comunicazioni con il server sono abilitate Modalità Off-Line, attiva: le comunicazioni con il server sono disabilitate Tipo database Elenca le tipologie di Database utilizzate dal sistema (FoxPro/MySql). Alla prima installazione del PBX, viene proposto quale dei due database usare. FoxPro, ma è possibile scegliere anche MySQL: a differenza di FoxPro, in quest’ultimo caso il Database Engine non viene installato, ma occorre che sia già presente. Il setup provvederà a creare il DB con le tabelle necessarie al funzionamento del PBX Host / percorso Lasciare il valore di Default nel caso si utilizzi FoxPro come DB. Nel caso di MySQL, inserire il percorso/indirizzo del database. Username Lasciare vuoto nel caso si utilizzi FoxPro. Nel caso di MySQL che richiede l’autenticazione, inserire la username. Password Lasciare vuoto nel caso si utilizzi FoxPro. Nel caso di MySQL che richiede l’autenticazione, inserire la password. Nome Database Lasciare vuoto nel caso si utilizzi FoxPro. Nel caso di MySQL che richiede l’autenticazione, inserire il nome del database.
Con il centralino VOIspeed è possibile monitorare la qualità delle chiamate. Nella sezione Toolbox – Report Qualità sono presenti le chiamate che hanno avuto almeno un evento anomalo, non necessariamente percettibile dagli interlocutori. Di queste chiamate si può analizzare, la qualità generale in base al numero dei pacchetti persi e/o arrivati in ritardo rispetto al numero totale di pacchetti “spesi” durante la conversazione. Le chiamate che non hanno avuto pacchetti persi o in ritardo non compariranno nella lista. I parametri che si leggono in questo report sono: Entità per le chiamate outbound è un utente, per le inbound un gateway # eventi jitter pacchetti soggetti a ritardo particolare ma non persi # eventi pacchetti persi pacchetti persi (audio a tratti) # pacchetti pacchetti totali trasmessi/ricevuti Indica visivamente la qualità della chiamata (mediocre, pessima) Un numero elevato di pacchetti jitter indica una chiamata non necessariamente disturbata, ma sicuramente con dei problemi di connessione che potrebbero potenzialmente causare disturbi; un elevato numero di pacchetti persi, di solito accompagnati anche da un elevato numero di pacchetti jitter, indica invece che la chiamata è disturbata e con audio assente e/o a tratti. Cliccando sul pulsante relativo ad una chiamata si potrà accedere al tracciato dettagliato della conversazione (se ancora presente nella diagnostica, che ricordiamo, mantiene le informazioni sulle chiamate per circa 2 giorni). All’interno del tracciato della chiamata, in corrispondenza del termine della conversazione vengono riportate le stesse informazioni sulla qualità
La sezione raggiungibile in Toolbox –> Diagnostica permette di accedere al registro semplificato degli eventi del centralino in modo da effettuare una diagnostica mirata all’analisi delle problematiche di una chiamata specifica o dell’attività di un utente o di un gateway. L’accesso a questa sezione avviene anche a partire dalle pagine del monitoraggio o dai rapporti: cliccando infatti sul pulsante associato all’elemento da analizzare, si verrà indirizzati nella diagnostica già predisposta con le informazioni relative solamente a quella entità. Nota: nella piattaforma On Premises gli eventi di questa sezione sono memorizzati nel Database del PBX soltanto se la diagnostica viene attivata nella sezione di sistema. Gli eventi vengono mantenuti nel DB per circa 2 giorni, dopodichè vengono sovrascritti. Nell’interfaccia principale è possibile effettuare il download del tracciato di diagnostica che si sta analizzando cliccando sull’icona oppure accedere direttamente alla cartella dei file di log completi cliccando sull’icona . Cliccando su Ricerca avanzata si entra nella gestione dei filtri di ricerca, la sezione più interessante di questa pagina, poiché è possibile, settando opportunamente i parametri a disposizione, debuggare rapidamente problematiche ed errate configurazioni. Vediamo i parametri nel dettaglio: Parametro Utilizzo Livello Permette di filtrare il livello di messaggi che si vuole visualizzare. Normale: indica il livello base di scambio di segnalazioni fra entità e PBX Warning: permette di visualizzare o meno tutti i messaggi di warning (genericamente errori gestiti) nella comunicazione fra entità e PBX Eccezioni / Errori: permette di visualizzare anche tutte le problematiche, gli eventi non gestiti o bloccanti del PBX Tipologia Permette di filtrare il tipo di interazione che si desidera analizzare. Sistema: eventi di sistema Connessione: registrazioni di terminali e gateway SIP Chiamata: tutte le conversazioni in genere Chat: conversazioni chat Trasferimento: Presenza: Licenza: permette di loggare le interazioni che avvengono quando si prova a registrare una nuova licenza o quando, in fase di avvio del PBX, le informazioni della licenza vengono caricate ID Permette di filtrare le informazioni per ID chiamata Entità Permette di scegliere l’entità di cui si vogliono analizzare le interazioni. Sistema Utente Gruppo Gateway Risponditore Numero servizi Messaggio audio Casella vocale Gestore casella vocale Utente WAN Sala riunioni Tabella oraria Regola instradamento In questo modo anche all’interno di un’intera chiamata di prova è possibile selezionare quale parte della chiamata interessa la nostra analisi. Descrizione Permette di cercare una stringa all’interno del dump di pacchetto; la modalità di ricerca è testuale e permette di ricercare informazioni direttamente nel pacchetto loggato, ammesso che esso si trovi per i pacchetti abilitati nella sezione di configurazione.
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